CIBO E ULISSE – LE NUOVE MOSTRE DEL SAN DOMENICO

CIBO di STEVE McCURRY

ULISSE – L’ARTE E IL MITO

Forlì – Musei di San Domenico

21 Settembre 2019 – 21 Giugno 2020

SETTEMBRE e l’autunno romagnolo si aprono, come al solito, con le nuove mostre del San Domenico, sempre più uniche e studiate per attrarre tursiti e valorizzare il nostro territorio.

La prima mostra CIBO, che si inaugurerà il 21 settembre 2019, è del celebre fotografo Steve McCurry, che già aveva esposto a Forlì ed aveva ottenuto uno strepitorso successo. Questa volta, il soggetto ricorrente dei suoi scatti è il cibo, considerato nella diversità che caratterizza ogni cultura, ma anche come necessità universale che lega tutti gli individui. Le opere, esposte per la gran parte in anteprima mondiale, saranno divise in cinque sezioni: un’introduzione al ciclo della vita del cibo, il pane come alimento primario, il lavoro nelle piantagioni e in mare, la trasformazione del cibo e la coesione che esso genera. Sarà possibile incontrare Steve McCurry venerdì 20 settembre alle ore 18.30 presso la Chiesa di San Giacomo, in occasione di un incontro del ciclo Experience Colloquia. La rassegna anticiperà l’apertura del Festival del Buon Vivere (dal 21 al 29 settembre 2019 a Forlì e in Romagna).

– estratto dell’articolo di Giulia Ronchi per Artribune

Steve McCurry, Cibo
Dal 21 settembre al 6 gennaio 2020
Musei San Domenico
Piazza Guido da Montefeltro 12, Forlì
www.mostramccurry.it

ULISSE. L’ARTE E IL MITO sarà la 15° grande esposizione promossa e ideata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che si terrà da febbraio a giugno 2020 e che, come le precedenti, è ormai un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti dell’arte e del bello. Come ogni anno, anche questa mostra sarà in collaborazione con l’Amministra­zione Comunale di Forlì e vedrà la curatela di nomi prestigiosi, come Fernando Mazzocca, Francesco Leone, Fabrizio Paolucci e Paola Refice. La Direzione generale sarà affidata, come di consueto, a Gianfranco Brunelli mentre il prestigioso comitato scientifico sarà presieduto da Antonio Paolucci.

Suddiviso in 13 sezioni, il percorso espositivo intende restituire la relazione tra arte e mito, attraverso la figura paradigmatica di Ulisse. Di come l’arte, figuran­dolo, ha trasformato il mito. Da Omero a De Chirico e a Picasso, da Dante a Rodin, la nuova esposizione forlivese vuole indagare come l’arte abbia narrato e reinterpretato il mito di Ulisse attraverso i secoli: dall’antico al Medioevo, dal Rinascimento all’Ottocento, sino a tutto il Novecento. Del resto il ricordo di Ulisse lungo i secoli non si spegne mai. Neppure quando i poemi di Omero non sono più letti, per ignoranza del greco, fino a Petrarca e all’Umanesimo.

www.fondazionecariforli.it

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